Intervista a Benedetta Pellumbi

BENEDETTA PELLUMBI si è qualificata al secondo posto ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 per il mestiere di Operatore Socio-Sanitario e rappresenterà la nostra Regione ai WorldSkills Italy 2016 di Bolzano. L’abbiamo raggiunta per chiederle come si è avvicinata alla sua futura professione, e quali sono le sue sensazioni sulle Competizioni di settembre.

stampa

Ciao Benedetta come stai? Come stai trascorrendo queste settimane estive?

Tutto bene, lo stage sta andando bene, da qui alla fine di settembre mi preparerò con i miei insegnanti, grazie a loro riuscirò a fare un po’ di preparazione prima dei nazionali.

Come sta procedendo la preparazione?

Beh noi durante l’anno abbiamo sempre fatto qualcosa, non siamo mai rimaste all’asciutto, abbiamo sempre integrato delle lezioni o fatto, anche grazie alla prof [Emanuela Musso, Expert di WorldSkills Piemonte, ndr], incontri con l’Università. Ovviamente siamo un po’ agitate, io soprattutto, alla fine però è un’esperienza!

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre. Che cosa ti aspetti di trovare, in questa competizione?

Gente molto brava e anche giudici molto pignoli, spero di fare il meglio che posso, ovviamente nelle mie possibilità. Poi sai, come va va, io ovviamente spero per il meglio!

Ma sei un po’ emozionata all’idea?

Sì, beh, per forza. Sì! Poi è un evento abbastanza grande, già a Torino è stato emozionante, quindi lì penso lo sarà ancora di più!

Ma ti aspettavi che saresti arrivata a questo punto?

No. Ma non perché non creda in me, però ai Regionali c’era gente che praticava già questo mestiere…

Sì, Irene [Porretta, Competitor agli EuroSkills 2016, ndr] mi ha detto che in gara ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 avevate trovato, come Competitor, ragazzi già diplomati.

Sì, ragazzi più grandi di noi, che avevano già svolto attività da mesi, per dire. Già lavoravano in quell’ambito. Mentre noi l’anno scorso eravamo arrivate un po’ così, senza molta esperienza. Ma alla fine se siamo arrivate fin qui vuol dire che abbiamo lavorato bene!

Parlando di gare: tu come ti sei preparata prima dei WorldSkills? Hai qualche “rito” prima della competizione vera e propria?

Non ho rituali scaramantici perché io sono una persona abbastanza ansiosa, quindi ho cercato di non pensarci, magari rileggevo la scheda tantissime volte prima di lavorare, anche se poi magari ho agito in maniera completamente diversa da come mi ero immaginata prima della gara, però ho provato a immaginare la scena, a rifarla nella mia testa.

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Sinceramente i momenti più belli erano quando finivo la competizione, in quel momento ero serenissima. Poi iniziavo già a pensare a quella del giorno dopo e mi agitavo! [Ride] Però finita la competizione ero rilassata perché il momento di stress era finito, quindi era uno dei momenti più belli. Poi anche la sera, quando si usciva tutti insieme, perché comunque anche quello “fa”. Abbiamo fatto amicizia perché magari anche ai tavoli, nei momenti di pausa, si riusciva a scambiare due parole, conoscendo altri mondi, altri mestieri… Era bello veder gareggiare anche altre professioni!

Qualcuno ti ha dato qualche consiglio? Voi avete la fortuna di avere un’Expert come insegnante, che cosa vi dice per motivarvi?

Lei crede molto in noi, e già questo inconsciamente ci aiuta. Ci ha dato tanti consigli durante tutto l’anno, ci ha aiutate dicendo “Fate il meglio che potete”, poi lei mira alla vittoria, se dico che vado per partecipare mi dice che no, devo sempre pensare a puntare in alto! Ma è giusto così.

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare l’Operatrice Socio-Sanitaria?

Non ho bene idea di quando, penso sia stato con la scuola, le materie, il fatto che mi venisse voglia di sapere di più, mi incuriosiva. Mi piace. Avevo scelto questa scuola perché è un corso sociale che ha a che fare molto con le persone e soprattutto riguarda l’aiuto. Sei una persona che aiuta le persone, una piccola salvezza per loro. Non solo con le medicazioni, ma anche magari con una chiacchierata, una carezza, penso sia importante. Spesso le persone hanno bisogno di una relazione, ancor più che di cure infermieristiche.

L’aspetto che ti piace di più , dell’essere O.S.S.?

Poter aiutare chi ha bisogno!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì. Sì, perché ad esempio ho scoperto che magari in struttura molte operatrici davano molto peso, purtroppo anche perché sono obbligate, alle consegne come riordinare tutte le camere da letto, con poco rapporto con la persona con cui avevi a che fare. Nelle competizioni dei WorldSkills si dava molto più importanza alla relazione. È fondamentale. Tu il letto lo devi fare, però prima devi riuscire a trovare una via di mezzo e non concentrarti solo su quello.

Domanda per viaggiare con la fantasia: se vinci la medaglia d’oro a Bolzano…?

…vado ad Abu Dhabi! [La massima competizione WorldSkills si terrà negli Emirati Arabi Uniti nel 2017, ndr]

Noi volevamo strapparti una promessa esagerata..

…ok, allora vado ad Abu Dhabi a nuoto! O almeno, ci provo!

In bocca al lupo, Benedetta!