Intervista a Veronica Cerviello

VERONICA CERVIELLO, GRAFICA, ha conquistato una medaglia d’oro ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 e dal 1° al 3 dicembre sarà a Göteborg a difendere i colori italiani agli EuroSkills 2016. L’abbiamo raggiunta per farci raccontare come procede la sua preparazione, che prevederà anche una tappa ai WorldSkills Italy 2016 di Bolzano dal 29 settembre al 1° ottobre, e per farci raccontare qualche particolarità sulla sua professione.

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Ciao Veronica, come stai? Forse ti sto disturbando mentre sei a lavoro, mi dicevi che stai frequentando uno stage…

Sì, è quello che ho vinto per aver vinto il primo posto ai WorldSKills e sto continuando, da Tonatto Profumi, a Torino.

Come stanno andando queste settimane?

Proseguo con lo stage, che sto frequentando da gennaio… La preparazione procede bene perché fortunatamente lavorando mi esercito tutti i giorni e poi mi sto preparando anche con il corso di inglese per capirci un po’ di più quando andrò in Svezia agli Europei. E poi abbiamo fatto anche degli incontri con gli Expert della grafica, anche con Bruno ci siamo incontrati alcune volte così abbiamo visto i nostri dubbi, abbiamo affrontato le cose che non sapevamo e ci siamo esercitati.

Lui andrà ai Nazionali, mentre tu sarai a Goteborg dall’1 al 3 dicembre, che cosa ti aspetti da questa esperienza?

Beh, comunque me lo sto già immaginando come una cosa enorme, nel senso: non mi sono mai ritrovata in una situazione del genere, me l’aspetto proprio come quasi delle Olimpiadi con persone che provengono da tutta Europa… Sentirò parlare tante lingue diverse!

Sei un po’ emozionata?

Sì, ma io sono sempre emozionata, anche ai Regionali, credevo assolutamente di non vincere e neanche di arrivare sul podio…

Prima della gara come fai a far scemare la tensione?

No, non ci riesco! Non ho nessun “metodo”, diciamo che comunque riesco a superar l’ansia solo quando le cose mi vengono bene, perfette, altrimenti vado un po’ in confusione, ma alla fine riesco poi sempre a finire tutto perché devo farlo. Sono determinata e le cose le voglio finire, sempre.

Raccontaci il momento più bello che ricordi, legato a WorldSkills.

Allora, alla premiazione il mestiere di grafico è stato fra gli ultimi ad essere chiamato, quindi ero lì ed aspettavo con l’ansia di sapere i risultati e sentivo proprio tutta l’emozione dentro di me. Quando poi un Expert mi ha fatto capire che sarei andata sul podio, allora proprio non ho capito più nulla. Mi è venuto quasi il mal di stomaco, quando sono scesa dal podio mi hanno fatto pure un’intervista radiofonica e non sapevo cosa dire! È quasi come se fossi nata per la prima volta, nel senso che non mi è mai successa una cosa del genere. Sia a scuola, che in altri contesti, mi capitava magari di sentirmi un po’ sottovalutata… E quindi è stato un grande traguardo per me!

Insomma, è stata un po’ una rivincita! Parlando invece del mestiere in sé: quando hai capito che volevi fare la grafica?

Già dall’asilo io volevo disegnare, ero andata alla scuola di disegno perché volevo fare la disegnatrice di fumetti, cartoni animati.. Poi col tempo ho visto che mi piaceva anche fare fotografie, quindi ero indecisa se andare alle superiori al liceo artistico oppure all’istituto tecnico di grafica e alla fine ho scelto quest’ultimo. Sono partita che volevo fare la fotografa, sono andata avanti con le mie lezioni e ho capito invece che la grafica la faccio anche meglio e poi mi diverto di più!

L’aspetto che ti piace di più, dell’essere grafica?

Quando vedo un mio lavoro finito e so che è ben fatto, mi sento realizzata: vedere delle belle grafiche mi fa star bene con me stessa! Poi ultimamente proprio grazie a WorkdSkills sto diventando più brava, perché sono cose che comunque con la scuola non mi è capitato di fare.

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì, assolutamente!

Veronica, ti sento molto entusiasta. Ti chiedo allora di completare la frase: se torno da Goteborg con la medaglia d’oro…

..eeeeeh! Non so proprio cosa rispondere! Non ho mai pensato che potrei tornare con una medaglia, quindi devo pensarci! No, comunque sarebbe anche “troppo”, troppe emozioni in una sola volta!

Non metterti dei limiti…

No, certo, ma la cosa principale è stare sempre coi piedi per terra…  Io poi sono l’ansia fatta persona. Però devo dire che questa esperienza, così come tutto il contesto WorldSkills, mi sta piacendo tantissimo! Anche quando siamo stati al Salgari Campus è stato proprio bello perché abbiamo legato un sacco con i compagni del #TeamItaly!

In bocca al lupo, sia per lo stage che per la preparazione!

Crepi!

WorldSkills Piemonte incontra Bianca Iuliana Apetrei

BIANCA IULIANA APETREI sarà in gara a Bolzano per i WorldSkills Italy 2016 e a dicembre sarà fra i Competitor degli EuroSkills 2016 a Göteborg. Mesi fa le fu chiesto a scuola di raccontare l’esperienza di successo più significativa della sua vita e Bianca raccontò il percorso che la portò ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015, dove conquistò una medaglia d’oro nel mestiere di CAMERIERE! Per gentile concessione dell’autrice, pubblichiamo sul nostro blog questa bella riflessione sulla vita, i sogni e le scelte che si compiono per realizzarli.

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Anche quando tutto sembra non avere più senso, e fuori dalle finestre ti appare un mondo finito, e ricordi che avevi speranze che ormai hai perduto, e senti il bisogno di non pensare più a niente, neppure all’amore che hai sempre cercato, ecco, proprio in momenti del genere anche se non lo sai ti chiamano sogni che hanno bisogno di te per esistere, e che possiedono una magia che sempre dimentichi, perché possono avverarsi e cambiarti la vita. In una società che uccide sogni ogni giorno per renderci prigionieri degli incubi, possiamo ancora essere liberi. Niente è più potente della fragilità di un sogno.

Isabella Santacroce

Era la vita che mi pesava addosso, era tutto.

Era quello che dovevo fare e non ho fatto, erano le cose che ho cominciato e non ho mai finito. Le lezioni di matematica e la bocciatura al liceo scientifico. E mia madre che mi diceva non ti capisco.

Così due anni fa decisi di cambiare percorso, mi iscrissi al corso di formazione biennale sala-bar presso il C.F.I.Q. di Pinerolo (TO).

Avevo fatto l’errore di credere che la vita sia immutabile, che una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Ma a volte la vita ha molta più fantasia di noi, e proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando vedi la tua vita andare in pezzi, tutto cambia, e da un momento all’altro ti ritrovi a vivere una nuova vita.

Beh, questa nuova vita e il mio nuovo percorso mi spaventavano da morire.

Lungo questa strada avevo paura di prendere decisioni sbagliate, incontrare altre vite e non viverle a fondo, proseguire diritto o deviare. Perché spesso ci si gioca la propria esistenza.

Fortunatamente questa nuova esperienza mi ha portata verso un successo professionale.

Grazie al CFIQ e soprattutto alla responsabile sala-bar Patrizia Pilotto ritrovai nella mia vita un sogno da inseguire, il desiderio e la paura più grande, i WORLDSKILLS.

I WorldSkills sono un potente mezzo per la costruzione di un rispetto globale della cultura delle competenze e delle abilità. Permettono ai giovani più qualificati del mondo di motivare e ispirare le generazioni future nel constatare che le competenze professionali possono portare ad una vita sicura e gratificante, in un mondo competitivo in rapida evoluzione. WorldSkills International è un’associazione a cui aderiscono 72 nazioni e regioni del mondo, nata nel 1950 con l’obiettivo di promuovere la formazione professionale e l’istruzione nei settori dell’artigianato, industria, tecnologia e servizi alla persona e permettere ai giovani più qualificati, di confrontarsi in competizioni locali e internazionali in oltre 45 mestieri.

Dopo decine di ore di allenamento e duro impegno, riuscii a classificarmi prima alla selezione regionale camerieri. Questa fu la più bella esperienza di successo di tutta la mia vita.

Ora invece mi aspettano lunghi mesi di duro lavoro per le prossime qualificazioni nazionali ed internazionali. Spero di non deludere le persone che pongono fiducia in me, e anche questa volta portare a casa una medaglia.


In bocca al lupo, Bianca!

Intervista a Madalina Ichim

MADALINA ICHIM, Competitor di #teamPiemonte e #teamItaly, parteciperà ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 di Bolzano (29 settembre – 1 ottobre) per il mestiere di SARTO,e fra pochi mesi sarà in gara con giovani da tutta Europa agli EuroSkills 2016 di Göteborg (Svezia, 1 – 3 dicembre). Le abbiamo chiesto le sue impressioni per le Competizioni che verranno, e qualche curiosità sulla sua professione.

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Come stai, come hai trascorso l’estate?

Bene, mi sono preparata per Bolzano, e abbiamo iniziato anche ad allenarci per Göteborg.

Tu sarai a Bolzano ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy e poi a Göteborg agli EuroSkills, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionata?

Certo, sono emozionata perché non è la prima volta, già a Torino ho visto come vanno le cose, però comunque è una gara molto importante!

Tanti ragazzi si emozionano prima delle gare, tu come fai a rimanere calma e concentrata in questi momenti?

Beh, penso al lavoro che devo fare. Mi concentro su quello e basta, se no mi prende il panico!

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Quando finisci la gara! Alla fine dei tre giorni… Poi ti senti rilassato, quello che è fatto è fatto.

Ma ti aspettavi che saresti andata così bene?

Mmm, no! E infatti sono andata un po’ così così, non sono soddisfatta del mio lavoro.

Però sei riuscita a qualificarti ai Nazionali e agli Europei! E nonostante tutto non sei contenta?

Sì, certo che lo sono, però potevo fare di meglio, sicuramente.

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare la sarta?

Beh, quando ho cominciato a fare la prima gonna, a scuola. Mi piaceva cucire, creare… E conoscere questa parte della moda. Mi piaceva già prima, lo facevo a casa, anche da piccolina, certo, per come potevo. E poi lo faceva anche mia mamma!

Ah, quindi è ereditario! E qual è l’aspetto che ti piace di più, dell’essere sarta?

Quando vedo i miei abiti finiti e quando mi vengono bene. Il mio preferito è un abito che ho fatto per me, lungo, un abito “a sirena”.

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il modo in cui ti approcci a questo mestiere?

Sì, sicuramente! Ho imparato cose nuove e mi sono specializzata! È diverso rispetto alla scuola, dove impariamo più che altro tecniche di base.

C’è qualcuno che ti ha particolarmente motivato a fare i WorldSkills?

Sì, la mia prof, Roberta Bestetti! Quest’anno a scuola è stato un po’ altalenante, lei mi diceva “Dai andiamo, facciamo la gara, vedrai, andrà tutto bene, se non vieni più ti vengo a prendere a casa!”.

Completa la frase: se torno da Goteborg con la medaglia d’oro…

Non lo so, di certo sarei felicissima!

Vuoi salutare qualcuno?

Saluti tutti voi, tutti i Competitor e tutti gli Expert, ci si vede alle Competizioni!

In bocca al lupo, Madalina!

Intervista a Laura Campana

LAURA CAMPANA parteciperà ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 di Bolzano (29 settembre – 1 ottobre) per il mestiere di SARTO, ma non solo! Farà parte del #teamItaly che sfiderà ragazze e ragazzi da tutta Europa agli EuroSkills 2016 di Göteborg (Svezia, 1 – 3 dicembre). Le abbiamo chiesto come ha trascorso l’estate appena conclusa, e quali sono le sue sensazioni per le Competizioni che la vedranno in gara a breve.

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Come stai, Laura, come hai trascorso l’estate?

Quest’estate sono stata in vacanza, a Londra, era la prima volta che ci andavo! Poi un po’ di mare.

Ho sentito da poco Roberta Bestetti, che ci ha aggiornato su quel che state facendo in vista dei Nazionali. Come procede la preparazione?

Sì, a parere nostro è fattibile, come test project.

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionata?

Ma, speriamo vada tutto bene. Comunque ovviamente sono un po’ agitata, “ansia” è il mio secondo nome!

Non preoccuparti, perché è una cosa comune a tutti! Un po’ di tensione è normale… Tu come fai a concentrarti prima della gara?

Nulla di particolare, ma cerco di essere preparata e rivedere tutto quello che so, al meglio. Se conosco bene ciò che mi potranno chiedere, riesco a combattere l’ansia.

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSkills?

Eh, va beh, io sono arrivata terza quindi… Il momento in cui sono salita sul podio! Mi è venuto da piangere… Sapevo di aver fatto un buon lavoro, era andato quasi tutto come avevo previsto, però non me l’aspettavo di arrivare tra le prime. Anche se la speranza era tanta!

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare la sarta?

Alle medie abbiamo fatto orientamento e la scuola di moda è stata l’unica a colpirmi, ero sicura di voler scegliere quella fra tutti i tipi di scuola. A me avevano consigliato un liceo, ma io in ogni caso ho scelto moda perché mi ispirava l’idea!

C’è qualcuno che ti ha particolarmente motivato o incoraggiato, in questa scelta?

Diciamo che nel periodo in cui dovevo scegliere la scuola superiore vivevo solo con mia mamma ed era un periodaccio, ed ho scelto personalmente.

L’aspetto che ti piace di più, dell’essere sarta? E quali sono i lavori che ti danno più soddisfazione?

Confezionare, mi piace pensare di realizzare una cosa che si indossa, che tutti riescono a vedere, una cosa che si indossa tutti i giorni. Mi piace molto progettare, il sarto lo fa sempre, è il passaggio prima della confezione… Ma in realtà mi piace un po’ tutto, non solo quello!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì, perché prima dei Campionati Regionali a Torino non avevo mai confezionato un abito in tre giorni! A scuola sì, c’erano le prove, ma andavano avanti anche per dei mesi. Son rimasta soddisfatta!

Completa la frase: se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…

Eh… [ride] Non lo so! Non riesco neanche a pensarci! Prendo e vado a fare un viaggio per festeggiare! Magari in Grecia!

In bocca al lupo, Laura!

Intervista a Bruno Lo Rillo

BRUNO LO RILLO sarà il più giovane Competitor del #teamPiemonte in gara ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016, dal 29 settembre al 1 ottobre, per il mestiere di GRAFICO. Gli abbiamo fatto qualche domanda per sapere da lui che cosa si aspetta da questa esperienza, ed anche per capire come si sta preparando!

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Come stai, Bruno, come stanno andando queste settimane? E come procedono gli allenamenti?

Bene, abbiamo fatti diversi incontri con Eliana Barbera per perfezionare alcune cose.

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionato?

Mah, più che altro se vado là non è solo per partecipare. Ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 ero il più piccolo nelle prime gare e sono riuscito a qualificarmi lo stesso, quindi perché non dovrei passare ai Nazionali?

Parlando di gare: tu hai un rituale scaramantico prima dei WorldSkills?

Mah più che altro ripasso qualcosa, ma non ho gesti scaramantici.

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills? Preparazione, gara, quando qualcuno ti ha dato un consiglio…

Beh i momenti più belli sono l’inizio e la fine della gara. All’inizio si è tutti là, un po’ insicuri, nessuno sa bene come muoversi, e poi alla fine si ha la percezione di come si è andati. Sono i momenti più emozionanti!

C’è qualcuno che ti ha motivato, per queste competizioni?

L’unica motivazione che ho avuto è stata la mia. Essendo più giovane, magari mi dicevano “Ma sì, magari si va per partecipare”. Io ero forse l’unico che ci credeva veramente, posso ringraziare me stesso!

Quindi te l’aspettavi, non è stata una sorpresa!
Beh, diciamo che ero consapevole delle mie possibilità e del fatto che potevo farcela!

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il grafico?

Sin da quando ero piccolo, mi è sempre piaciuto disegnare, creare cose nuove… Ho trovato questa scuola, Piazza dei Mestieri, dove andava anche mio fratello, e ho pensato “Potrebbe essere la mia strada!”. All’inizio diciamo che forse, anche se i lavori mi riuscivano, non “spiccavo” tanto. Poi grazie alla mia personalità, che è abbastanza competitiva, sono riuscito a farmi valere e a tirare fuori ciò che avevo.

L’aspetto che ti piace di più dell’essere grafico?

L’originalità! È la cosa più difficile da trovare, ma è anche la più bella.

Qual è il lavoro che ti ha dato più soddisfazione?

Ce ne sono parecchi, io amo usare Photoshop, Illustrator, mischiare i vari programmi e software… Non c’è un lavoro specifico però: cerco di fare al meglio tutti!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì! Un po’ mi ha fatto capire come si lavora, come fare le cose in tempi più veloci, più professionali. La competizione mi ha avvantaggiato perché mi piace.

Tanti ragazzi dicono che la competizione invece causa un po’ di ansia.

Ecco, per me è il contrario, perché mi sento a mio agio!

Completa la frase: se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…

Eh! Eh! Festeggio tanto! Faccio una bella festa e poi vado a dire a tutti quelli che pensavano che non ce l’avrei fatta “Guarda qua”.
In bocca al lupo, Bruno!

Intervista a Giada Perrino

GIADA PERRINO è medaglia d’oro ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 e competerà a Göteborg (Svezia) agli EuroSkills 2016 dall’1 al 3 dicembre, per il mestiere di ESTETISTA. In palio, il titolo continentale. L’abbiamo contattata per chiederle qualche curiosità sul suo lavoro, ed anche per capire se e quanto sia emozionata all’idea di sfidare i migliori d’Europa!

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Ciao Giada! Come stai? So che è stata la tua prima estate da “ex” studentessa…

Sì, ho finito l’Accademia a Torino, quest’anno ho ottenuto l’abilitazione tecnica ad Estetica e ho iniziato a lavorare da alcune settimane, fissa. Sono contenta di aver trovato subito lavoro!

Come procede la preparazione per i WorldSkills, riesci a esercitarti?

Sì, a lavoro riesci sempre a esercitarti, anche perché comunque sono tutti trattamenti inerenti all’estetica quindi riesci anche ad allenarti e provare. Poi facciamo incontri con la nostra tutor, Patrizia Cardellino, periodicamente ci troviamo per fare il punto della situazione.

Tu sarai a Göteborg dal 1 al 3 dicembre per gli EuroSkills 2016. Che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei emozionata?

A dir la verità sì, molto! Nel senso che ho un po’ le farfalle nello stomaco, se così si può dire. Perché da un lato non so cosa aspettarmi, ma allo stesso tempo è un’esperienza che credo ti rimanga, e ti cambia perché non capita tutti i giorni di partecipare a dei campionati in Europa e… Sì, sono un po’ emozionata! Comunque mi aspetto di divertirmi e di metterci tanto impegno, come anche a Torino.

Tu sei ormai una “veterana”. Parlando di gare: come “stemperi” la tensione prima dei WorldSkills?

Come faccio a mantenere i nervi saldi? Beh, io in realtà sono una persona un po’ ansiosa, ma provo a concentrarmi su me stessa senza pensare a niente all’esterno, a concentrarmi sul lavoro che faccio e a dare il meglio, sperando che venga visto. Ho cercato comunque di non farmi prendere dall’ansia della situazione e di restare tranquilla come se fossi sul posto di lavoro a far quello che faccio tutti i giorni.

E invece il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Il momento più bello secondo me è l’attesa delle premiazioni nella sala rossa. Anche in gara ci sono momenti che ti rimangono, perché vedi la gente che viene lì ti guarda, vede il lavoro che fai, passano magari tanto tempo a guardarti mentre lavori, e comunque è una soddisfazione anche personale vedere la gente che è lì per te. Ma il momento che mi è rimasto più impresso è proprio l’attesa nella sala rossa, vedere tutti gli altri mestieri che venivano chiamati per la consegna dei premi uno dopo l’altro, vedere amici e amiche salire sul podio… È un’emozione anche vedere gli altri! Poi appunto, caso vuole che io e una mia amica [Giorgia Grande, Competitor ai WorldSkills Italy 2016, ndr] siamo salite sul podio ai primi due posti ed è stato ancora più bello e inaspettato.

C’è una figura che potresti descrivere come “mentore”, o guida, e che cosa ti dice per motivarti?

La prima innanzitutto è mia mamma, perché lei mi ha sempre sostenuto. Magari ci sono dei momenti in cui sei un po’ giù di morale, pensi di non potercela fare, ma un po’ in tutto, anche nella vita… E invece lei c’è sempre stata. Era lì che mi motivava, mi aiutava a fare, mi è sempre stata vicina. Purtroppo si è persa la premiazione, per motivi di lavoro, ma ci sono i video, quindi si è emozionata lo stesso! E poi un’altra persona che secondo me mi segue, pur non essendo presente, è mio nonno, che purtroppo non c’è più, ma sin da quando ero piccola mi è sempre rimasto vicino e credo che ci sia, in alcune situazioni.

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare l’estetista?

Ho iniziato a studiare da estetista subito dopo la terza media. Io sono una persona molto precisa, molto puntigliosa, poi mi piace occuparmi di bellezza. Avevo iniziato con il dubbio di non sapere a che cosa andavo incontro, perché si trattava di una cosa nuova, poi col passare del tempo mi son resa conto che non sarei più tornata indietro. Dopo i tre anni della scuola professionale, dove ho preso la qualifica, ho lavorato un anno e dopo ho preso l’abilitazione professionale a Torino. Se non fossi stata convinta non avrei continuato!

L’aspetto che ti piace di più , dell’essere estetista?

Massaggi, manualità, trucco, che è una cosa che adoro… Mi piacciono un po’ tutti gli aspetti!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sicuramente sì. Perché quando mi hanno comunicato che avrei partecipato subito avevo un po’ di paura, dopo aver visto anche il video delle premiazioni dei campionati passati, ai Mondiali dell’anno prima, ho pensato di non potercela fare, ero proprio convinta. Allora ho deciso di prenderla da un altro lato, più positivo, dicendo “partecipo, comunque è già una soddisfazione esserci e comunque vada sarò contenta”. E quindi ero già soddisfatta! Quando però mi son sentita chiamare al primo posto, a maggior ragione ho realizzato che avevo fatto la scelta giusta.

Completa la frase: se torno da Göteborg con la medaglia d’oro…

Oh mamma, non mi viene in mente nulla!

Ve lo chiediamo apposta per mettervi in difficoltà in chiusura!

Allora, se torno con la medaglia d’oro prometto di riuscire ad aprire il mio centro estetico con mia mamma. E la dedico a mia mamma e a mio nonno!

In bocca al lupo, Giada!

Intervista a Giorgia Grande

GIORGIA GRANDE, ESTETISTA, competerà ai WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre. Le abbiamo chiesto che cosa si aspetta da questa esperienza e quali siano le sue sensazioni sulle Competizioni che verranno.

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Come stai Giorgia? Come hai trascorso quest’estate?

Tutto bene, ho lavorato però ho anche avuto tempo per godermela un po’, tra piscina e giorni liberi. Ho avuto la possibilità di essere assunta dopo uno stage e mi hanno preso!

Come procede la preparazione per i WorldSkills?

La preparazione bene, devo dire che si è creato un bel gruppo anche con la nostra tutor [Patrizia Cardellino, ndr] e la mia compagna che ha vinto i Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015, Giada Perrino. Riusciamo, nonostante abitiamo in posti un po’ diversi, a trovarci e ad allenarci. Anche se la nostra tutor diceva che già il nostro lavoro è un grande allenamento, perché fai quelle cose tutti i giorni. Però sì, riusciamo a organizzarci e ad incontrarci, quindi direi che siamo avanti.

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, per i WorldSkills Italy 2016. Che cosa ti aspetti da questa esperienza?

Spero di godermi quest’esperienza al massimo, più che altro mettendo in gioco il meglio quando poi arriveranno le emozioni, quindi la paura, l’agitazione… Voglio riuscire a dare il meglio anche sotto pressione, un po’ come è successo a Torino. In gara mi emoziono un po’… Avere la gente che guarda, sapere di essere in una competizione con altre ragazze che competono con te… Poi a Torino c’erano telecamere, la stampa, il tutto è abbastanza impressionante!

E come fai per tranquillizzarti e ritrovare la concentrazione prima della gara?

Faccio dei respiri profondi e poi fingo di essere in cabina da sola, come se stessi lavorando.

Il momento più bello che ricordi, legato ai WorldSKills?

Uhm, direi il pre-gara! Con questa mia amica che ha partecipato alle competizioni siamo molto legate, quindi abbiamo trascorso questi quattro giorni in modo molto intenso e nel pre-gara mi ricordo che facevamo un riepilogo mentale di tutto quello che dovevamo fare, dire… Insomma, è stato un bell’impegno, ma molto divertente.

Vi siete un po’ motivate l’un l’altra, quindi.

Sì, ci siamo supportate e “sopportate” anche durante le notti in camera quando avevamo l’agitazione, andavamo a ripassare, guardavamo le ultime cose, siamo state unite.

Se dovessi pensare a qualcuno che ti ha motivato, chi sarebbe?

La nostra professoressa della scuola [Giorgia e Giada hanno frequentato il Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione e Aggiornamento professionale CNOS FAP di Fossano (CN), ndr], Patrizia Cardellino assolutamente. Sia durante le competizioni, perché stava tutto il tempo lì a guardarci, che fuori, perché in albergo avevamo la camera vicino e ci veniva a tranquillizzare, ci ha proprio dato una grande mano. Alla sera ci diceva “Adesso riposatevi, staccate la testa e andate a dormire”, ma noi no, ci preparavamo la tisana e stavamo a letto con telefono e tablet a ripassare le vitamine, le proprietà dei prodotti…

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che avresti voluto fare l’estetista?

Dopo le scuole medie avevo già abbastanza le idee chiare, perché è un lavoro che mi piaceva, mi piace il fatto di prendermi cura delle altre persone. Quando poi sono andata a visitare la scuola c’era proprio Patrizia Cardellino che ci aveva mostrato quello che si sarebbe fatto e mi ero un po’ innamorata di questo campo, più che altro perché è un mestiere in cui secondo me bisogna trasmettere calma e tranquillità. E penso di riuscire abbastanza bene, in questo.

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì, secondo me sì, è stata una grande crescita. Sia lavorativamente, sia nel gestire la paura e l’ansia da competizioni. Mi ha insegnato a mantenere la calma e dire “Ok, adesso mi concentro su quello che sto facendo e dimentico tutto il resto”.

Completa la frase: se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…
…Credo che festeggerò tantissimo e che dedicherò questa vittoria sicuramente a quelli che mi sono stati più vicini e che mi hanno aiutato in questo percorso!

In bocca al lupo, Giorgia!

Intervista a Matteo Marcolin

MATTEO MARCOLIN competerà ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 per il mestiere di MECCANICO. Gli abbiamo chiesto che cosa significa, per lui, essere un Competitor ai WorldSkills ed anche che cosa vorrebbe fare “da grande”.

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Come stai, come hai trascorso quest’estate?

Bene, ho svolto uno stage, ma è terminato il 4 di agosto… Probabilmente si rinnoverà, però.

Come procede la preparazione per WS?

Mi sono allenato svolgendo lo stage!

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionato?

Mah, sinceramente mi aspetto di avere un po’ di paura per gli avversari, mi hanno già detto che non sarà come a Torino!

Che cosa ti preoccupa di più?

Oltre agli avversari, temo magari di non conoscere a fondo il modello di auto su cui dovrò operare.

Siamo fiduciosi, hai ancora tempo per prepararti a dovere! Raccontaci il momento più bello o quello che ti è rimasto più impresso, dei WorldSkills.

Durante la gara, all’inizio si rimane seduti al tavolo a leggere il problema della vettura, e lì… Disastro! Non si sapeva cosa pensare. Poi finivano i 10 minuti e pronti, via! Si iniziava a lavorare. Ma il momento più bello è senza dubbio la fine di ogni prova, quando si vede che cosa si è riusciti a combinare.

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il meccanico?

Diciamo che ho sempre avuto questa passione, nel campo automobilistico non lavora nessuno dei miei parenti, ma mio papà aveva la passione per le macchine e me l’ha trasmessa!

L’aspetto che ti piace di più , dell’essere meccanico?

Beh, la soddisfazione più grande è prendere qualcosa che non va e non funziona e dopo un tot di lavoro poi ritorna ad esser funzionante.

L’auto su cui sogni di “mettere le mani”?

Non saprei, ce ne sono tante! Non ho mai avuto la possibilità di lavorare su una macchina da rally o da corsa. Mi piacerebbe davvero lavorare in quell’ambito!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Mah diciamo che io sono arrivato ai WorldSKills e la mia iscrizione è stata una scommessa, quasi un gioco, un professore che non era nemmeno della mia scuola [Matteo frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore “Gae Aulenti” di Biella, ndr] ha chiesto di iscrivere un ragazzo. Alla fine è venuto fuori il mio nome e mi hanno iscritto, ma quello che conoscevo di automobili e motori lo sapevo già di mio. Poi, dopo i Campionati Regionali, mi si è aperto un mondo. Ho iniziato a fare i corsi, a lavorare presso officine meccaniche… WorldSkills mi ha aperto molte strade!

Completa la frase: “Se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…”

Non penso di tornare da Bolzano con l’oro, ma sarei contento! Se ottenessi un buon piazzamento ringrazierei comunque i ragazzi dell’officina in cui lavoro che mi aiutano adesso, che prima delle Competizioni Regionali hanno speso giorni a spiegarmi cose che potessero essermi utili, ma anche la mia scuola, che mi ha sempre aiutato e supportato.

In bocca al lupo, Matteo!

Intervista a Tommaso Grollero

TOMMASO GROLLERO è pasticcere, medaglia d’oro ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015. Fra meno di un mese sarà alle prese con le Competizioni Nazionali dei WorldSkills Italy 2016, in programma a Bolzano dal 29 settembre all’1 ottobre. Gli abbiamo fatto qualche domanda sulle sue aspettative, le sue speranze ed anche sulla sua passione per l’arte dolciaria.

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Come stai, Tommaso, e come procede la tua estate?

Quest’estate mi sono allenato per la competizione ai WorldSkills Italy di Bolzano, adesso ho fatto un tirocinio ad Alba da Selmi e uno a Torino come premio dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte, da Guido Gobino. Dovrò provare e riprovare per arrivare alla gara senza troppe ansie, visto che io sono un ragazzo abbastanza apprensivo: preferisco avere tutto sotto controllo.

Come sta procedendo la preparazione, ti senti al passo con gli altri competitor?

Mah, io parto dallo stesso presupposto con cui sono partito l’anno scorso, vado là più per me che non per la competizione in sé, non per arrivare primo a tutti i costi. Poi, se succede, va benissimo! Mi son reso conto di che mondo è: qualcosa che non vedi e non trovi in pasticceria o in qualunque lavoro inerente. Una bella esperienza, formativa che vada bene o che vada male.

Ma ti aspettavi che saresti arrivato a questo punto?

Neanche minimamente! Infatti, devo essere sincero fino in fondo, quando ho sentito dire il mio nome alla premiazione del concorso a Torino prima di essere felice ho detto “Cavolo, il prossimo anno dovrò fare un altro concorso!” [Ride].

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Penso sia stato la mattina del primo giorno. C’erano tutti gli altri ragazzi che avevano bene o male la mia stessa agitazione, chi la mostrava di più e chi meno. Però ecco, anche se sembra un controsenso.. Mi ha tranquillizzato! Era qualcosa che accomunava tutti. Poi l’ho trovata una bella competizione proprio perché non troppo “agonistica”, sarà che sono arrivato cercando più dei colleghi che degli avversari, quindi l’ho vissuta benissimo e ho anche stretto amicizia con gli altri Competitor.

Nella tua preparazione ti ricordi un momento particolare?

L’ultimo mese e mezzo, che ho passato a non dormire la notte per farmi venire in mente delle idee. Perché mi ero prefissato che non avrei voluto prendere ricette da nessun libro o pasticcere che conosco, farlo completamente da me, infatti io non ho nessun preparatore per questo concorso e non ce l’ho avuto nemmeno per il precedente. Visto che magari non padroneggiavo le competenze dal lato chimico o microbiologico per poter arrivare a un determinato risultato, l’unico modo che avevo era provare e riprovare finché arrivavo al punto. È stata impegnativa, però alla fine ha dato i suoi frutti!

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il pasticcere?

A undici anni. Non so il perché, me lo chiedono in molti in questo periodo, però non mi ricordo. È stato alla fine l’hobby e il gioco che è rimasto più persistente negli anni e che poi è diventato qualcosa di serio.

L’aspetto che ti piace di più, dell’essere pasticcere?

Beh, direi… La possibilità di rendere materiale un’emozione!

La tua ricetta preferita, o il dolce che preferisci fare.

Se mi avessi fatto questa domanda qualche anno fa ti avrei detto il tiramisù, amo ancora fare i savoiardi in casa e poi tutta la lavorazione, però adesso è un periodo in cui non faccio le cose più di due volte. Se mi invento una torta perché una notte mi son svegliato alle tre e ho pensato “Beh, guarda, questo abbinamento è interessante!” la provo a rifare la settimana dopo per riuscire a migliorarla, però raramente le ripropongo. Forse non va tanto a mio favore!

…La creatività al potere!

Sì, cerco di non fermarmi mai su una cosa soltanto. Può essere un pro come un contro…

Secondo te, i WorldSkills hanno un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

La preparazione direi di sì, perché è stata il primo modo per mettermi alla prova. Mi sono reso conto che non era così semplice come credevo e il fatto del provare e riprovare è stato in alcuni momenti anche difficile da reggere, però sì, direi che è stata formativa, come prova.

Spero tu non sia scaramantico… Completa la frase: “Se vinco la medaglia d’oro… “

Eh, mannaggia, dovevi dirmela prima così me la preparavo! [Ride] Non saprei. Probabilmente mi verrebbe il triplo dell’ansia, perché poi ci sarebbe il Mondiale [I WorldSkills di Abu Dhabi 2017, ndr]! Se devo pensare a come sarebbe la mia reazione, punto tutto su quello!

Spero per te che la tua ansia triplichi davvero! C’è qualcuno che vorresti salutare, o ringraziare?

Dovrei ringraziare tantissime persone, WorldSkills mi ha aperto tante possibilità, per cui ringrazio tutte le persone che ho incontrato. Ho conosciuto veramente dei maestri in tutto e per tutto, che sono anche umili nel cuore, e ringrazio che ci siano persone così, disponibili e aperte. Parlo di alcuni ragazzi che c’erano da Guido Gobino, e anche da Selmi ad Alba…

…Che sicuramente faranno il tifo per te! In bocca al lupo!

Intervista a Denise Giacosa

DENISE GIACOSA, già vincitrice dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 per il mestiere di Hotel Receptionist, parteciperà come Competitor agli EuroSkills 2016 in programma a Göteborg (SVE) dall’1 al 3 dicembre. L’abbiamo contattata per sapere da lei come se la sta cavando con gli allenamenti e anche come si è appassionata alla sua professione.

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Come stai, Denise, come hai trascorso l’estate, sin qui?

Per ora molto bene, ho concluso a luglio l’esame di maturità [Denise ha frequentato l’Istituto di Istruzione Superiore “Giolitti Bellisario” di Mondovì (CN), ndr], è stato un momento un po’ caotico, però dopo due settimane di vacanza ho iniziato lo stage per prepararmi alla gara, al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (AT), un resort molto prestigioso.

Quindi hai già iniziato la preparazione vera e propria. E con gli altri ragazzi del #TeamItaly, siete in contatto?

Sì, abbiamo fatto un gruppo su Whatsapp e ci sentiamo spesso, poi abbiamo anche partecipato a quest’esperienza di team building [ragazzi e ragazze del #TeamItaly hanno svolto due giorni di team building outdoor presso il Salgari Campus di Torino, ndr] che è andata molto bene. Non conoscevo questo tipo di esperienza, quindi è stata una cosa nuova, molto interessante e oltre al fatto che ci serviva legarci in vista di dover competere poi agli Europei, è stato positivo perché abbiamo proprio stretto amicizia a livello personale.

Voi sarete a Göteborg, in Svezia, dall’1 al 3 dicembre. Che cosa ti aspetti da questa esperienza?

Beh sicuramente di imparare molto, di vedere più modi di lavorare, anche di persone che non conosco, per il resto non saprei perché  non riesco ancora bene a concepire il tutto, è una cosa tutta nuova. È ancora un po’ un sogno!

Ma non ti aspettavi di arrivare a questo punto?

No, assolutamente.

Tra voi Competitor, in tanti siete stati positivamente sorpresi dal fatto di essere arrivati dove siete!

Sì molto, perché il primo scalino è sempre quello che sembra irraggiungibile e quindi quando ci arrivi ci vuole un attimo a realizzarlo. Poi è una cosa così grande…

Parlando di gare: tu hai qualche tipo di “rituale” o simili per stemperare la tensione?

Beh come portafortuna ho un campanellino che porto sempre con me, ma a parte questo cerco semplicemente di non pensarci, se no vado in panico!

Beh, ha portato bene! E invece il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Mah, particolarmente mi è rimasto impresso quando ci hanno fatto vedere un video di presentazione della competizione, credo fosse ancora prima dei Campionati Regionali. Presentava i Campionati Nazionali e gli Europei ed ero rimasta colpita perché ho realizzato che fosse davvero una cosa grossa. Se ci penso, con quella musica di sottofondo… Metteva proprio la carica!

Ok, dobbiamo assolutamente ripescarlo in archivio! Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare l’Hotel Receptionist e qual è l’aspetto che ti piace di più?

L’aspetto che preferisco è l’essere sempre a contatto con persone nuove, e la novità. Non è un mestiere statico, non ti stufi mai perché non c’è mai un giorno uguale all’altro. Ho capito che avrei voluto far questo andando all’alberghiero. Ho iniziato questa scuola per fare cucina, poi siccome i primi due anni sono di carattere generale, provandoli tutti e tre ho capito che avevo sbagliato, perché quando mi hanno messo alla prova a fare quindici crêpe mi sono ustionata un braccio e ho detto “No, per carità!”. Grazie alla mia professoressa, Luisella Rossi, che è anche Expert, ho capito che quella era la strada, infatti lei mi sta allenando perché aveva visto che sono portata e lì ho realizzato che era questo che volevo fare. Anche con i WorldSkills è stato così, ho realizzato che sarebbero stati la cosa giusta da fare.

Lei è molto attenta ai dettagli, c’è qualcosa che ti dice per motivarti, spronarti?

In questo momento dice sempre “Ok, adesso non si va più per partecipare, perché a partecipare ormai ci siamo arrivati. Adesso bisogna andare per vincere.” È ambiziosa, ma non è per immodestia. Lo dice per far capire che adesso che ci siamo, bisogna fare di più.

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sicuramente l’aspetto delle lingue, su cui bisogna puntare altrimenti non si va da nessuna parte. Adesso che sono libera da impegni scolastici farò una full-immersion tra stage e corso di inglese!

Completa la frase: se torno da Goteborg con la medaglia d’oro…

Beh  è una cosa talmente grossa… Quasi irreale! Non lo so, sicuramente nuove opportunità. Visto tutto quello che ho avuto in Piemonte, immagino dopo una vittoria internazionale!

In bocca al lupo, Denise!