WorldSkills compie 70 anni

Era il 1950 quando ventiquattro giovani apprendisti si trovarono a Madrid, in Spagna, per sfidarsi in quella che sarebbe stata riconosciuta come la prima competizione WorldSkills. Era la nascita delle cosiddette olimpiadi dei mestieri.

Da allora sono trascorsi 70 anni. Per sottolineare questo importante traguardo i curatori e gli esperti del WorldSkills Museum hanno raccolto – e gli studi proseguono ancora – testimonianze e documenti che raccontano la nascita e lo sviluppo dell’organizzazione. Il risultato finale delle loro ricerche sarà reso pubblico in occasione dell’inaugurazione del WorldSkills Museum, prevista nel 2022 a Shanghai, in Cina, nella cornice della quarantaseiesima edizione del campionato mondiale WorldSkills.

L’origine

Alla prima gara, ospitata dal 21 novembre al 6 dicembre 1950 nell’istituto Virgen de la Paloma di Madrid, parteciparono due nazioni, Spagna e Portogallo, ognuna con dodici rappresentanti, e c’era anche un giovane concorrente del protettorato spagnolo del Marocco. L’incontro internazionale voleva essere un ampliamento delle gare nazionali già diffuse in Spagna negli anni Quaranta ma, nel clima di ricostruzione del Dopoguerra, lo scopo dichiarato era incentivare i giovani a imparare bene un mestiere, mettendone alla prova le abilità e premiando i migliori con la prospettiva di creare una forza-lavoro con competenze di alto livello che fosse motore per la crescita delle economie nazionali. Settanta anni fa i mestieri in gara erano sei – installazione di tubature, creazione di modelli in legno, tornitura, creazione di circuiti elettrici, fresatura ed ebanisteria – e le giurie impiegarono una settimana a stilare le classifiche. Non esistevano medaglie d’oro, argento o bronzo, i vincitori ricevevano un piccolo premio in denaro, equivalente a circa una decina di euro al giorno d’oggi.

Le edizioni successive

Nel 1953 la Spagna organizzò una seconda edizione e questa volta, oltre al Portogallo e al protettorato spagnolo del Marocco, aderirono Francia, Germania (allora Repubblica Federale Tedesca), Gran Bretagna e Svizzera. Il team più numeroso fu quello tedesco che arrivò in Spagna dal distretto industriale di Wuppertal superando una bufera sui Pirenei a bordo di un pulmino. Le testimonianze di due partecipanti di allora, Klaus Etzel e l’allora diciassettenne Edgar Stengel hanno contribuito a ricostruire quello storico incontro. Al termine delle gare infatti i rappresentanti delle nazioni coinvolte si accordarono sul futuro dell’organizzazione. Fra i team leader c’era anche un giovane Francisco Albert Vidal, che sarebbe poi diventato presidente di WorldSkills International. Quattro anni dopo fu stilato un primo statuto e fondata l’International Vocational Skills Organisation, poi ufficializzata in WorldSkills International. Con l’edizione del 1970 a Tokyo l’organizzazione acquisì una veste intercontinentale.

Il presente

Oggi WorldSkills conta 85 paesi membri e all’ultima edizione dei campionati mondiali, organizzata nel 2019 a Kazan, in Russia, i competitor sono stati oltre 1.300, provenienti da 63 paesi, in gara per 56 mestieri.

Il futuro

Il prossimo appuntamento è nel 2022 a Shangai, in Cina, e sarà coronato dall’inaugurazione del WorldSkills Museum.

 

Se vuoi approfondire  →  https://worldskills.org/media/news/worldskills-celebrates-70-years/