La presidente di WorldSkills Europe Dita Traidas si impegna in prima persona per l’Italia.
Presidente, quali strategie, azioni e strumenti WorldSkills Europe può adottare per diffondere il suo messaggio in Italia?
Come presidente di WorldSkills Europe sarei molto felice di vedere l’Italia molto più rappresentata all’interno della nostra organizzazione, soprattutto durante le competizioni. In queste occasioni più è alta la partecipazione, maggiori sono le ricadute positive per i paesi di provenienza. Infatti le competizioni WorldSkills sono un evento dove rappresentanti del mondo delle imprese, dirigenti scolastici, docenti e giovani si incontrano: un’occasione in cui le conoscenze vengono condivise e le competenze professionali messe in risalto. Tutto questo determina un impatto positivo di alto valore sull’intero sistema produttivo nazionale.
Cosa può fare WorldSkills Europe per l’Italia? Per ottenere un maggiore coinvolgimento dell’Italia all’interno dell’organizzazione, abbiamo in programma di inviare al governo nazionale un invito ufficiale per venire a vedere cosa è WorldSkills e cosa è WorldSkills Europe, e per supportare la presenza dell’Italia all’interno dell’organizzazione e delle competizioni WorldSkills. Questo è ciò che possiamo concretamente fare.
Un’altra linea di azione riguarda il programma Erasmus. L’Italia, come tutte le altre nazioni europee, aderisce a questo programma. Si può agire in particolare attraverso l’agenzia centrale di Roma che ha competenza in materia di formazione e istruzione professionale perché aiuti WorldSkills Italy a raggiungere un maggior numero di scuole e istituti.