Intervista a Gerardo Paolo Troccoli

GERARDO PAOLO TROCCOLI, Expert per il mestiere di CAMERIERE, prenderà parte ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano dal 29 settembre al 1° ottobre. Gli abbiamo chiesto alcune curiosità sulle Competizioni, ma anche sulla sua professione!

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Buongiorno Gerardo come va? Come hai trascorso l’estate?

Dunque, a inizio estate ho partecipato ad alcune Commissioni d’Esame, complessivamente ho trovato delle buone professionalità, i professori hanno lavorato sicuramente bene.

Tu sei Expert dalla prima edizione dei Campionati Regionali WorldSKills Piemonte, e a breve ti vedremo ai WorldSkills Italy di Bolzano. Esprimere una valutazione sul lavoro dei ragazzi non è certo semplice! Per voi giudici, qual è la sfida più grande?

Forse in assoluto la sfida è valutare dei ragazzi che comunque ci hanno messo del proprio per mettersi in gioco, quindi già quello è un punto a loro favore. Di conseguenza valutarli con criticità a volte non è sempre così facile, sono già ragazzi che hanno dimostrato una buona volontà ed affezione al lavoro. È vero, possono anche sbagliare nelle varie prove, ma tutto sommato si sono messi in gioco e quindi questo è già un giudizio positivo nei confronti dei ragazzi.

Ma come ci si prepara, per essere Expert?

Ci alleniamo anche noi! Intanto, psicologicamente, a tenersi distaccati dagli aspetti puramente personali e dai giudizi soggettivi. Poi è chiaro che facendo commissioni d’esame, per me è un allenamento continuo. Diversamente, guardiamo e confrontiamo il mondo del lavoro rispetto alla preparazione del mondo della scuola. Andiamo in giro, guardiamo, correggiamo.. Chiaro, non ci mettiamo a dar valutazioni, ma abbiamo i nostri giudizi personali su determinati servizi e su cosa si vuole dai ragazzi nel mondo del lavoro.

Parliamo un po’ della professione. Rispetto a quando avete iniziato, in che cosa trovi sia più cambiato il mestiere di maÎtre e in generale per chi gestisce sala a livello professionale?

Diciamo che il maÎtre era una figura con elevate competenze professionali ed era un po’ il manager della sala. Oggi ricopre più ruoli, una volta era una figura indipendente, che aveva i suoi riferimenti: il sommelier, il secondo maÎtre, poi si parla di strutture di un certo tipo. C’erano i vari chef, chef de rang, chi stava alla lampada, ognuno aveva un suo ruolo. Oggi si è molto ridotto, diciamo che il maÎtre è sempre il manager della sala, ma deve interagire e saper fare di tutto un po’. Fa un po’ da maÎtre, un po’ da sommelier, un po’ ricevimento delle persone, accompagnamento ai tavoli, in alcuni casi dà anche una mano nel servizio.

Secondo te in generale che cosa ci vuole per diventare un vero professionista? E che cosa consiglieresti ai ragazzi che vogliono approcciarsi a questo mestiere?

Esperienze lavorative diverse, anni di vita lavorativa, approfondimento delle lingue andando all’estero a vedere realtà diverse e lavorare nelle grandi strutture alberghiere.

Secondo te, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?

Intanto fa loro capire che cosa vuol dire fare questo mestiere non solo come automi, ma mettendoci della passione e del sacrificio, cosa che il mondo del lavoro oggi chiede tantissimo. Il nostro mestiere è dedizione e sacrificio, a 360°. Poi si raccolgono i risultati nel tempo, però subito è davvero tante rinunce, tanti sacrifici, e poi comunque adattarsi alle varie situazioni di stress e di richieste. Si chiede loro di dare il massimo, di conseguenza questa è una palestra per il futuro.

La soddisfazione più grande, legata a WorldSKills?

Beh intanto quella di confrontarmi con ragazzi giovanissimi e di conseguenza vedere in loro questo spirito e voglia di mettersi in gioco. È uno stimolo anche per chi ha alle spalle più anni di questo lavoro per migliorarsi e continuare a metterci la stessa passione per aiutare questi ragazzi a crescere.

In bocca al lupo!