Al via IOLAVORO, online il 23 e 24 novembre

L’evento per chi cerca lavoro, organizzato dall’ente pubblico Agenzia Piemonte Lavoro, torna con quasi 6.000 offerte di lavoro, oltre 150 realtà che fanno recruiting, 130 webinar.
Transizione ecologica e green jobs il filo conduttore della terza edizione digitale.
Per studenti e famiglie appuntamento sull’area Orientamento ai mestieri WorldSkills.

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Filo diretto con aziende, agenzie formative e istituti tecnici e professionali, video colloqui con i recruiter, consulenza su come fare il curriculum, servizi specifici su orientamento e autoimprenditorialità, incontri di approfondimento sul mondo del lavoro, in particolare sui lavori green. Infine, ma non ultimo, Orientamento ai mestieri WorldSkills, lo spazio di incontro con realtà formative piemontesi che illustrano la propria offerta didattica agli studenti e allo loro famiglie. La terza edizione digitale di IOLAVORO, online il 23 e 24 novembre sulla piattaforma www.iolavoro.org, mette a disposizione un efficace blend di strumenti digitali per facilitare la ricerca di occupazione dei lavoratori, promuovere l’orientamento scolastico e professionale dei più giovani, soddisfare il fabbisogno di personale delle aziende.

L’evento IOLAVORO, l’unico di questo genere organizzato da un ente pubblico, Agenzia Piemonte Lavoro, è promosso da Regione Piemonte, Assessorato all’istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario, e realizzato con il sostegno del Fondo sociale europeo.
La partecipazione e i servizi messi a disposizione sono gratuiti, l’accesso è per tutti – privati, enti, aziende – unicamente tramite credenziali Spid.

«La scelta di improntare la nostra fiera del lavoro sul tema della transizione ecologica e dei green jobs è in qualche modo una scelta che il mercato del lavoro ha fatto per noi, considerato lo sviluppo dei lavori verdi e la domanda di competenze green in costante aumento. Attraverso questa edizione di IOLAVORO ci impegneremo, oltre che a creare concrete connessioni tra chi cerca e chi offre lavoro, anche a sensibilizzare cittadini e imprese sul tema della sostenibilità attraverso i numerosi webinar tematici», commenta Federica Deyme, direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro.

OFFERTE DI LAVORO

Sono 5.845 le offerte di lavoro pubblicate da più di 150 realtà: 72 aziende, 53 agenzie per il lavoro e 30 Centri per l’impiego piemontesi.
I settori che esprimono forte fabbisogno di personale sono ict e comparto sociosanitario, ma anche automotive e impiantistica industriale. Come prevedibile, molto richieste sono risorse per il comparto green, dove forte si fa sentire il fenomeno del mismatch: le aziende ricercano in particolare figure ad alto contenuto professionale che facilitino la transizione ecologica.
L’8 per cento dei contratti proposti dagli annunci è a tempo indeterminato, l’83 per cento a tempo determinato, 7,5 per tirocini o contratti di apprendistato. Oltre cento posti sono riservati a personale appartenente alle categorie protette (legge 68/1999).
Dall’apertura delle iscrizioni, il 4 novembre, sono quasi 4.000 gli iscritti e i recruiter hanno già inviato mille candidati a sostenere videocolloqui.

ORIENTAMENTO PER I GIOVANI

IOLAVORO è anche la cornice di Orientamento ai mestieri WorldSkills, lo spazio dedicato all’orientamento professionale, dove studenti e famiglie possono dialogare con le agenzie formative e gli istituti tecnici e professionali piemontesi che presentano le proprie offerte didattiche.

Scopri di più, leggi il comunicato stampa.

Campioni ieri, testimonial oggi: Andrea Picone

 

Novarese, classe 1999, a 19 anni Andrea Picone ha conquistato la medaglia di eccellenza ai campionati europei dei mestieri EuroSkills 2018 nel mestiere di hotel reception. Tre anni dopo quel successo ha ottenuto un altro importante riconoscimento professionale: la nomina di front office manager dell’NH Hotel di Verona: per l’ex competitor di WorldSkills Piemonte un’occasione per ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera e spiegare come la partecipazione alle competizioni WorldSkills sia stata il suo “asso nella manica”.

Hai seguito l’avventura di team italiano a EuroSkills 2021 a Graz? Certo, vi seguivo da casa sui social, guardavo le storie con curiosità e le commentavo.

I campionati europei in Austria forse ti hanno ricordato quelli del 2018 in Ungheria: da allora come è cambiata la tua vita? Per quelle competizioni mi ero preparato svolgendo uno stage presso l’albergo NH Torino centro. Dopo l’esperienza a Budapest su consiglio del mio direttore di allora, Ettore Scuteri, mi sono trasferito all’hotel NHOW di Milano, uno dei più importanti della catena in città. Poi ho colto al volo la proposta di lavorare in una new opening in un hotel a cinque stelle a Verona, sempre del brand NH Hotels. Qui, quando fu rilevata l’esigenza di avere un front office manager, mi sono proposto e, fra tanti, la direzione scelse proprio me. Al momento della firma mi sono commosso: lo so, è solo una meta, non un traguardo definitivo, ma rappresenta una tappa importante.

Fra le attività dell’hotel receptionist, di che cosa si occupa nello specifico il front office manager? Il suo incarico più importante consiste nel prendersi cura delle persone che fanno parte del team, perché ci sia un buon clima: è forse uno dei compiti più difficili, ma è anche quello che mi dà maggior soddisfazione. Se andiamo d’accordo, ne risente positivamente la performance di tutto l’albergo. Ci sono poi anche la gestione dei turni, l’organizzazione dei gruppi di clienti, il controllo finanziario.

Con quale tipo di clientela lavori?Grazie alla posizione della struttura a pochi passi dall’arena di Verona quest’estate abbiamo ospitato molte persone del mondo della musica: cantanti, artisti e personale dei loro staff. Sono clienti molto esigenti che esprimono richieste particolari e inaspettate.

Facciamo un passo indietro: qual è stata la scintilla che ha avviato la tua carriera come hotel receptionist? WorldSkills! Se non avessi partecipato conquistando risultati importanti forse le cose sarebbero andate diversamente. Tutto è partito da lì, per questo quando lavoro porto sempre la spilletta di WorldSkills.

Come è nata la tua partecipazione? Era il 2017, frequentavo il quarto anno dell’Istituto di istruzione superiore “Erminio Maggia” di Stresa. Un docente mi informò dell’opportunità di concorrere ai campionati regionali dei mestieri. Non sapevo molto di WorldSkills ma capii subito che poteva essere una bella esperienza. Non potevo certo immaginare il contesto che avrei trovato a Torino, con i padiglioni dei mestieri, l’area delle competizioni…

E invece hai vinto… Ero felicissimo, avevo la consapevolezza che quella vittoria mi poteva aprire altre prospettive. Fu proprio grazie a WorldSkills che iniziai lo stage in NH Hotels, un’esperienza formativa propedeutica a EuroSkills 2018. Ma non ero solo: con me c’erano due grandi professionisti, l’expert Luisella rossi e il tutor Gabriele Troccoli, e anche Denise Giacosa, che aveva vinto una medaglia d’oro solo due anni prima. Allenandomi con loro capii che hotel reception sarebbe stato il lavoro della mia vita. WorldSkills mi ha dato la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta.

Chi partecipa a WorldSkills dichiara che, a prescindere dal risultato, è un’esperienza che rimane. Cosa ti ha lasciato nel bagaglio professionale? L’esperienza è stata qualcosa di unico e indimenticabile. Ricordo con grande piacere il senso di coesione del team: c’erano voluti sacrifici per arrivare fin lì (studio e preparazione dalle prime ore del mattino presto…), ma stavamo andando a rappresentare l’Italia e ne valeva la pena. Per noi fu come vivere un campionato europeo di calcio e in una competizione questo spirito positivo aiuta. Non nascondo che è piuttosto stressante affrontare per tre giorni prove davanti a giudici e pubblico ma queste circostanze ti insegnano che, qualsiasi situazione lavorativa si presenti, l’hai già affrontata. E poi, vuoi mettere l’orgoglio di aver conquistato una medaglia di eccellenza (riconoscimento assegnato a chi, pur senza salire sul podio, ottiene un punteggio molto alto ndr)!

Al ritorno sei passato “dall’altra parte” mettendo a disposizione le tue competenze come expert… Fare l’expert ai campionati regionali dei mestieri nel 2019 è stata una delle esperienze più belle del mio percorso professionale. Ero molto partecipe di quello che i competitor stavano vivendo, perché l’avevo vissuto in prima persona. Li dovevo valutare ma cercavo soprattutto di trasmettere la mia passione. È stato gratificante anche collaborare con Luisella Rossi e Denise Giacosa per strutturare le prove parametrate su livelli di eccellenza.

Un modo per tenere sempre alta la guardia? Sì, per far capire ai competitor che lo step successivo alla competizione regionale è ben più impegnativo. Sarebbe inutile fare prove semplici e rendersi conto che i test europei sono troppo difficili.

In qualità di expert quali azioni pensi di intraprendere per sostenere WorldSkills? Tornerò nel mio istituto per promuovere i campionati dei mestieri: è un’occasione da non perdere.

Che cosa dirai agli studenti? Farò leva sulla mia storia personale per far capire che WorldSkills non è apparenza, dà un plusvalore professionale concreto. Se non vinci, è comunque un arricchimento; se vinci ricevi formazione da expert preparatissimi e da lì ti si aprono porte…

In che modo? WorldSkills rilascia a chi partecipa ai campionati europei un attestato Europass con le skill, le competenze acquisite. Quel documento non passa inosservato dai potenziali datori di lavoro.

A proposito di skill, oggi le aziende richiedono sempre più skill trasversali. Quale non può mancare? Una forte determinazione è la base. Nessuno regala nulla, devi meritare ogni progresso. Faccio un esempio: concluso il mio turno di lavoro non vado a casa, chiedo al mio responsabile di insegnarmi qualcosa di nuovo. Il mio ex direttore, ricordando quanto lo avessi “stressato”, mi disse: “Questa è la mentalità di uno che vuole riuscire bene in quello che fa”. Determinazione e anche curiosità! Serve a conoscere bene i processi lavorativi, crescere e diventare un punto di riferimento. E infine, l’automotivazione. La giornata più stancante capita a tutti, ma trovo energia pensando all’obiettivo finale. Mentre lavoro non guardo nemmeno l’orologio: solo quando è tutto a posto, vado a casa. Se ami fare qualcosa il tempo vola!

Qual è secondo te il vero valore aggiunto di WorldSkills? Presentare opportunità irripetibili. Dietro alla parola opportunità c’è un mondo: formazione, cura di sé, allenamento, studio. Opportunità è la parola chiave, il vertice della piramide.

Farai ancora l’expert nella prossima edizione? Assolutamente sì!

Una parola di chiusura… Grazie e speriamo di portare sempre più studenti a mettersi in gioco ai campionati WorldSkills!