Intervista a Luisella Rossi

LUISELLA ROSSI è docente presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Giolitti Bellisario” di Mondovì (CN) ed ha partecipato, nel ruolo di Expert, ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte2015. L’abbiamo contattata per farle alcune domande sugli EuroSkills 2016 in programma dall’1 al 3 dicembre a Göteborg (SVE), ed anche per capirne di più sul mestiere di Hotel Receptionist.

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Buongiorno, Luisella, come stai? Come stanno andando queste settimane?

Buongiorno a voi, tutto bene! Possiamo dire che siamo in fase organizzativa e di coordinamento, cioè stiamo attuando quanto previsto per la preparazione.

Mancano ancora mesi agli EuroSkills 2016, però Denise Giacosa ha già iniziato la preparazione vera e propria, con lo stage al Relais San Maurizioottenuto come premio ai Campionati Regionali 2015 e con il corso di inglese finanziato da WorldSkills Piemonte. Che sensazioni hai a riguardo e quali saranno le prossime tappe?

Denise ha concluso il percorso scolastico e iniziato subito lo stage. È una ragazza responsabile e motivata e sono sicura che questa esperienza, stimolata dalla futura partecipazione agli EuroSkills, le darà una preparazione ancor più approfondita, soprattutto nella gestione pratica del lavoro dell’Hotel Receptionist.

Voi Expert siete per metà “tecnici”, per metà però anche motivatori. Denise ci ha detto che adesso il motto è “Non si scherza più”. È vero?

Verissimo! A dir la verità non abbiamo mai scherzato, ma sempre puntato all’obiettivo: ottenere il massimo. Sicuramente ora sia io, sia Denise, sentiamo “il peso” di questa responsabilità in modo ancor più incisivo e abbiamo rinnovato il nostro impegno e il nostro motto, potremmo dire, è: “Abbiamo alzato il tiro”.

Essere Expert è una bella responsabilità, perché voi siete allenatori, ma anche giudici. Per voi, qual è l’aspetto più difficile, nel valutare l’operato dei ragazzi alle gare?

L’attività dell’Hotel Receptionist, oltre a procedure oggettive, ha molte fasi che si basano su aspetti soggettivi e questi sono i più difficili da valutare, ancor di più in una competizione europea dove intervengono anche componenti culturali che creano aspetti comunicativi non verbali che possono essere interpretati in modo diverso….

Ci racconti un aneddoto, o un momento particolare che hai vissuto alle gare oppure durante la preparazione? O, in ogni caso, il ricordo più piacevole legato ai WorldSkills?

Beh, la preparazione delle prove è stata impegnativa, ma grazie al lavoro fatto con Gabriele Troccoli siamo riusciti ad ottenere il risultato che speravamo e che ci ha soddisfatti. Nella gara di Torino i Competitor sono stati bravissimi: erano concentrati ed è stato bellissimo vedere il pubblico fermo davanti alla nostra postazione a seguire le loro prove. Alcuni ci hanno confidato che non conoscevano il nostro mestiere, o meglio: che non si erano mai resi conto delle difficoltà, della particolarità legate all’accoglienza e a tutti gli aspetti organizzativi che questo comporta…..

Ora, un paio di domande di carattere generale sulla tua professione. Rispetto a quando hai iniziato, in che cosa trovi sia più cambiato il mestiere di Hotel Receptionist?

Sicuramente l’aspetto tecnologico, nel senso che oggi molte fasi sono gestite con dei software e  la comunicazione scritta avviene ormai via e-mail. Per quanto riguarda il rapporto con il cliente, ritengo che oggi sia più difficile: è molto più esigente, attento, ma una cosa non è cambiata: a tutti piace essere accolti con un sorriso e sentirsi al centro della nostra attenzione.

Noi ci rivolgiamo a ragazzi e ragazze giovani, alcuni di loro si stanno approcciando al mestiere da poco tempo oppure stanno valutando quale scuola scegliere dopo la scuola secondaria inferiore. Tu che cosa consiglieresti loro? E in generale, che cosa ci vuole per diventare un vero o una vera professionista? Quali sono le qualità da coltivare?

Io dico sempre: il nostro lavoro si basa sul servizio e “Servire è un’arte”. È necessaria una preparazione teorica e pratica, la conoscenza delle lingue straniere è indispensabile. Un altro aspetto fondamentale è quello caratteriale: gentilezza, pazienza, discrezione, disponibilità e assertività, ma anche fermezza e cura di se stessi.

Secondo te, qual è il contributo più grande che WorldSkills può dare a questi ragazzi e ragazze? In che cosa consiste il suo valore aggiunto?

Sicuramente fa capire l’importanza del loro mestiere e quindi li rende ancor più motivati. Inoltre la competitività li aiuta ad affrontare situazioni difficili e risolverle, trovando la forza per superarle  e quindi far crescere la loro autostima.

Una frase per incoraggiare non solo Denise, ma tutti i ragazzi del #TeamItaly?

Forza ragazzi! Siete una grande squadra: uno per tutti e tutti per uno!

Intervista a Denise Giacosa

DENISE GIACOSA, già vincitrice dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 per il mestiere di Hotel Receptionist, parteciperà come Competitor agli EuroSkills 2016 in programma a Göteborg (SVE) dall’1 al 3 dicembre. L’abbiamo contattata per sapere da lei come se la sta cavando con gli allenamenti e anche come si è appassionata alla sua professione.

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Come stai, Denise, come hai trascorso l’estate, sin qui?

Per ora molto bene, ho concluso a luglio l’esame di maturità [Denise ha frequentato l’Istituto di Istruzione Superiore “Giolitti Bellisario” di Mondovì (CN), ndr], è stato un momento un po’ caotico, però dopo due settimane di vacanza ho iniziato lo stage per prepararmi alla gara, al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (AT), un resort molto prestigioso.

Quindi hai già iniziato la preparazione vera e propria. E con gli altri ragazzi del #TeamItaly, siete in contatto?

Sì, abbiamo fatto un gruppo su Whatsapp e ci sentiamo spesso, poi abbiamo anche partecipato a quest’esperienza di team building [ragazzi e ragazze del #TeamItaly hanno svolto due giorni di team building outdoor presso il Salgari Campus di Torino, ndr] che è andata molto bene. Non conoscevo questo tipo di esperienza, quindi è stata una cosa nuova, molto interessante e oltre al fatto che ci serviva legarci in vista di dover competere poi agli Europei, è stato positivo perché abbiamo proprio stretto amicizia a livello personale.

Voi sarete a Göteborg, in Svezia, dall’1 al 3 dicembre. Che cosa ti aspetti da questa esperienza?

Beh sicuramente di imparare molto, di vedere più modi di lavorare, anche di persone che non conosco, per il resto non saprei perché  non riesco ancora bene a concepire il tutto, è una cosa tutta nuova. È ancora un po’ un sogno!

Ma non ti aspettavi di arrivare a questo punto?

No, assolutamente.

Tra voi Competitor, in tanti siete stati positivamente sorpresi dal fatto di essere arrivati dove siete!

Sì molto, perché il primo scalino è sempre quello che sembra irraggiungibile e quindi quando ci arrivi ci vuole un attimo a realizzarlo. Poi è una cosa così grande…

Parlando di gare: tu hai qualche tipo di “rituale” o simili per stemperare la tensione?

Beh come portafortuna ho un campanellino che porto sempre con me, ma a parte questo cerco semplicemente di non pensarci, se no vado in panico!

Beh, ha portato bene! E invece il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Mah, particolarmente mi è rimasto impresso quando ci hanno fatto vedere un video di presentazione della competizione, credo fosse ancora prima dei Campionati Regionali. Presentava i Campionati Nazionali e gli Europei ed ero rimasta colpita perché ho realizzato che fosse davvero una cosa grossa. Se ci penso, con quella musica di sottofondo… Metteva proprio la carica!

Ok, dobbiamo assolutamente ripescarlo in archivio! Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare l’Hotel Receptionist e qual è l’aspetto che ti piace di più?

L’aspetto che preferisco è l’essere sempre a contatto con persone nuove, e la novità. Non è un mestiere statico, non ti stufi mai perché non c’è mai un giorno uguale all’altro. Ho capito che avrei voluto far questo andando all’alberghiero. Ho iniziato questa scuola per fare cucina, poi siccome i primi due anni sono di carattere generale, provandoli tutti e tre ho capito che avevo sbagliato, perché quando mi hanno messo alla prova a fare quindici crêpe mi sono ustionata un braccio e ho detto “No, per carità!”. Grazie alla mia professoressa, Luisella Rossi, che è anche Expert, ho capito che quella era la strada, infatti lei mi sta allenando perché aveva visto che sono portata e lì ho realizzato che era questo che volevo fare. Anche con i WorldSkills è stato così, ho realizzato che sarebbero stati la cosa giusta da fare.

Lei è molto attenta ai dettagli, c’è qualcosa che ti dice per motivarti, spronarti?

In questo momento dice sempre “Ok, adesso non si va più per partecipare, perché a partecipare ormai ci siamo arrivati. Adesso bisogna andare per vincere.” È ambiziosa, ma non è per immodestia. Lo dice per far capire che adesso che ci siamo, bisogna fare di più.

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sicuramente l’aspetto delle lingue, su cui bisogna puntare altrimenti non si va da nessuna parte. Adesso che sono libera da impegni scolastici farò una full-immersion tra stage e corso di inglese!

Completa la frase: se torno da Goteborg con la medaglia d’oro…

Beh  è una cosa talmente grossa… Quasi irreale! Non lo so, sicuramente nuove opportunità. Visto tutto quello che ho avuto in Piemonte, immagino dopo una vittoria internazionale!

In bocca al lupo, Denise!